Oggi parliamo di un argomento che come azienda edile specializzata in ristrutturazioni con particolare riferimento al rifacimento tetti a Udine e provincia ci tocca particolarmente da vicino, ovvero il DURC.

DURC sta per Documento Unico di Regolarità Contributiva ed attesta la regolarità contributiva, assicurativa e previdenziale della posizione di un’azienda. Nello specifico viene rilasciato dall’INPS, dall’INAIL, dalla Cassa Edile competente territorialmente e dagli altri enti previdenziali che hanno stipulato precedentemente una convenzione con INPS e INAIL. Fondamentalmente il DURC attesta l’onestà dell’impresa e la regolarità della sua posizione da un punto di vista contributivo verso l’erario.

Che cos’è il DURC?

Il DURC è un documento necessario per le imprese, le aziende e le società che vogliono partecipare ad un bando di concorso per appalti e subappalti di lavori pubblici, stipula dei contratti, stato di avanzamento lavori e liquidazioni finali. Questo documento è richiesto anche per l’esecuzione di lavori nel settore dell’edilizia privata tra cui rientra il rifacimento del tetto. In tal caso il committente o il responsabile dei lavori deve verificare l’idoneità tecnico-professionale di chi effettua il lavoro, indipendentemente che sia una sola impresa o un lavoratore autonomo.

Durc sanzioni committente

Se dovessero essere riscontrate delle irregolarità il committente rischia sanzioni penali che comprendono l’arresto da 2 a 4 mesi e sanzioni amministrative con multe che vanno da  1.106,19 a 5.309,73 euro.

Come funziona il DURC?

Il DURC può essere richiesto esclusivamente per via telematica tramite la Porta Certificata PEC presso il sito dell’INPS oppure dell’INAIL. La domanda deve essere accompagnata dal codice fiscale del soggetto richiedente ed ovviamente dall’indirizzo PEC dove ricevere le informazioni relative alla richiesta. Se il soggetto risulta regolare il DURC viene rilasciato online in formato pdf entro 30 giorni dalla data della richiesta. Nel caso in cui l’azienda sia particolarmente efficiente e diligente il rinnovo può avvenire in 1-2 giorni. Trascorsi i 30 giorni, se gli enti non hanno rilasciato il DURC né hanno dato ulteriori comunicazioni, l’azienda può ritenere regolare la sua posizione in virtù del principio del silenzio-assenso.

Se invece l’interrogazione è negativa vengono inviate via PEC le motivazioni per le quali la domanda è stata respinta. Se il richiedente si mette in regola entro 15 giorni dalla data di notifica della risposta, il DURC viene rilasciato nel giro di 2 giorni.

Una novità introdotta nella Legge di Stabilità 2012 abolisce l’autocertificazione sia per aziende che per soggetti privati. L’unica deroga è prevista dal comma 14-bis dell’art. 4 del D.L. 70/2011 che consente l’autocertificazione del DURC per i contratti di fornitura e di servizi inferiori ai 20.000 euro.

Durata: quanto tempo dura il DURC?

Il DURC dopo il suo rilascio ha una validità di 120 giorni per i lavori privati in edilizia. La durata del DURC è trimestrale quando serve per: aggiudicazione; verifica della dichiarazione sostitutiva; stipula del contratto; attestazione SOA; pagamenti di avanzamento lavori e delle prestazioni destinate a servizi e forniture; acquisizione in economia di soli beni e servizi col sistema dell’affidamento diretto; iscrizione all’albo fornitori.

Il DURC ha invece validità di un solo mese quando viene rilasciato per accedere a benefici normativi e contributivi concessi da enti e P.A. diversi da INPS ed INAIL o per fruire di agevolazioni, finanziamenti e sovvenzioni pubbliche.

Chi può richiedere il Durc?

È previsto l’obbligo di presentazione del DURC per ogni operatore economico come imprenditori, amministrazioni aggiudicatrici, SOA, prestatori di servizi, persone fisiche e giuridiche che hanno un rapporto contrattuale con la Pubblica Amministrazione. Riassumendo quindi il DURC è obbligatorio per lavoratori autonomi e liberi professionisti, mentre non è obbligatorio per collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori occasionali. La presentazione del DURC è prevista anche per i lavori che richiedono il rilascio della DIA o della concessione edilizia e per le attestazioni SOA.

Se dalle verifiche degli enti preposti risulta un DURC negativo, l’azienda non può partecipare alle gare d’appalto né aggiudicarsi i lavori per i quali è appunto previsto tale documento. In caso di DURC irregolare o scaduto in seguito a mancati pagamenti nei confronti dell’INPS, dell’INAIL o della Cassa Edile viene inoltre avviata la procedura del recupero del credito non versato. Ai lavoratori privati con DURC irregolare o scaduto viene sospeso il titolo abilitativo relativo alla concessione edilizia o alla DIA e di conseguenza l’attestazione da parte delle SOA.

Ricordati di verificare sempre questo aspetto con l’azienda a cui affidi i tuoi lavori edili.