Quando il tetto comincia a presentare delle infiltrazioni, risulta vecchio e sfaldato e non riesce più a contenere l’acqua piovana allora è giunto il momento di sostituirlo. Intervenire tempestivamente è necessario per risolvere subito il problema e ridurre i costi, poiché attendere ulteriormente significa effettuare in seguito interventi più invasivi e costosi, ma quanto costa rifare il tetto? Dare una risposta netta non è possibile poiché durante il rifacimento del tetto vanno considerati diversi fattori che incidono sulla spesa finale. Per farsi un’idea in questo articolo ci concentriamo su tutti i requisiti da valutare nel rifacimento del tetto in base alle proprie preferenze, ai materiali scelti ed alle condizioni climatiche del posto.
L’estetica e la qualità del tetto
Il tetto rappresenta una sorta di “cappello” della casa e, rivestendo un importante ruolo estetico, deve innestarsi perfettamente nel tessuto urbano e territoriale in cui sorge. Il concetto di “bello” è però molto soggettivo quindi ciò che piace a noi potrebbe non piacere ad altre persone. Non si può dire la stessa cosa della qualità che invece è un concetto oggettivo e non può essere trascurato. Estetica e qualità camminano di pari passo perciò bisogna valutare parametri fondamentali come aspetti tecnici, funzionali e costruttivi. Il manto di copertura rappresenta un elemento fondamentale che deve mixare sapientemente l’estetica e la qualità senza dimenticare la funzionalità. L’ottima resa estetica accresce il valore dell’immobile e la qualità ne migliora il comfort e l’abitabilità, quindi su questi due parametri non bisogna risparmiare altrimenti c’è il rischio di effettuare successive spese in un secondo momento per correggere gli errori del precedente intervento.
Gli elementi e gli accessori di un tetto
Quando si realizza la copertura di un tetto bisogna analizzare diversi elementi: le forme, le texture, i colori, le finiture ecc.
Tra questi rientrano i “piccoli elementi” come le tegole ed i coppi e si possono inserire lastre e pannellature in policarbonato, bituminose, metalliche ecc. I “piccoli elementi” sono tipici della nostra tradizione e se ne possono scegliere diversi modelli capaci di caratterizzare il tetto di una casa. Tra questi si distinguono le tegole marsigliesi che per le loro caratteristiche sono molto diffuse al Nord; i coppi che rappresentano elementi molto antichi e risultano tra i più utilizzati lungo tutta la penisola; le tegole olandesi che si caratterizzano per la loro particolare forma ondulata; le tegole portoghesi che rappresentano il compromesso perfetto tra il coppo e la tegola piatta; le tegole piane che conferiscono un aspetto moderno e contemporaneo.
Al momento della ristrutturazione del tetto è necessario valutare gli accessori da inserire che non hanno solo una funzione estetica ma soprattutto funzionale.
Tra questi c’è la linea di gronda che svolge un’importante azione protettiva ed è composta da griglie e listelli realizzati in metallo e/o plastica posti all’estremità del tetto. La linea di gronda impedisce il passaggio di fogliame, detriti ed uccelli ma allo stesso tempo favorisce il passaggio di aria nello strato ventilato dove si può formare condensa e calore in eccesso.
Il colmo è il punto più delicato e strategico dell’intera copertura ed è formato da sottocolmi che sono elementi impermeabili rigidi o in rotoli fissati all’orditura principale e posizionati in modo strategico per favorire il flusso dell’aria. Il colmo svolge un ruolo fondamentale per la stabilità dell’intera copertura e deve essere uniforme con la struttura sottostante ed opportunamente impermeabilizzato. Il suo compito è contenere l’azione e gli effetti degli agenti atmosferici e permettere la fuoriuscita dell’aria che circola nello strato ventilato.
I comignoli, le torrette e gli sfiati rappresentano elementi architettonici finalizzati a favorire la fuoriuscita di fumi e sono dotati di canne, basi e cappelli di chiusura. In fase di realizzazione bisogna uniformare questi accessori con il contesto architettonico dell’abitazione e dell’ambiente circostante.
Per dare stabilità e solidità alle altre parti strutturali del tetto come tegole, coppi, colmi o altri componenti aggiuntivi sono necessari i sistemi di fissaggio. Per l’illuminazione del sottotetto risultano fondamentali le tegole trasparenti ed i lucernari che all’occorrenza possono essere utilizzati per realizzare l’uscita in copertura per i lavori di manutenzione. Anche la linea vita è
L’installazione di tutti questi accessori ha ovviamente un costo che dipende dalla tipologia di posa, dal tempo richiesto per l’intervento, dal materiale utilizzato, dalle forme scelte ecc.
La scelta del materiale
Altro parametro importante che incide sulla spesa finale è il materiale che deve rispondere ai canoni estetici del paesaggio urbano circostante e alle necessità pratiche e funzionali. La scelta del materiale dipende dallo stile che si intende dare all’intera abitazione ed al taglio architettonico generale.
Ognuno può quindi scegliere il materiale più adatto ai propri gusti ed all’ambiente circostante, purché sia di prima qualità. All’estetica bisogna infatti anteporre sempre la praticità, poiché una casa bella ma poco abitabile risulterebbe inutile. Tra i materiali disponibili c’è la tradizionale argilla, la pietra, il cemento, il metallo ecc. Bisogna tener conto che la scelta del materiale incide inevitabilmente anche sul colore della copertura e di conseguenza sulle eventuali finiture. La forma ed il materiale a loro volta determinano la texture del tetto, una componente fondamentale per la consistenza e la trama della superficie.
La decisione finale è piuttosto soggettiva e può ricadere su materiali lisci, moderni e contemporanei oppure ruvidi, disomogenei e dal sapore romantico. La scelta del materiale, dei colori, delle forme e delle finiture incide sul prezzo finale per il rifacimento del tetto.
Il fotovoltaico
Merita un discorso a parte il fotovoltaico, una soluzione che si sta diffondendo timidamente in Italia e che non ha ancora preso il volo. Eppure i vantaggi sono evidenti da un punto di vista economico poiché sono previste detrazioni fiscali anche del 50% nel 2019 per chi si dota di un tetto fotovoltaico. I benefici economici si affiancano a quelli energetici poiché si produce energia pulita e rinnovabile che riduce i consumi ed i costi in bolletta e che può essere “rivenduta” in caso di surplus. L’investimento iniziale non è dei più leggeri ma è possibile rientrare della spesa nel giro di 5-10 anni grazie al notevole risparmio sulle bollette energetiche. I tetti fotovoltaici producono energia solare da fonti rinnovabili e sono in grado di resistere a pioggia, vento e neve svolgendo perfettamente il loro ruolo di copertura.
A questo punto vorrete sapere precisamente il costo per il rifacimento del tetto! Non esitate quindi a chiederci una consulenza personalizzata, il preventivo per il tuo tetto nuovo è a portata di click.